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A chi non è capitato di essere in casa e all’improvviso “salta la corrente” e sempre nei momenti meno opportuni! Ma perché succede?

È sabato sera, hai deciso di invitare i tuoi amici a casa per guardare la serie tv che amate tanto e che sta per iniziare. Hai anche preparato le pizze che si stanno cuocendo nel forno, quando all’improvviso scatta il contatore!

Si spegne tutto, la tv, il forno, la casa è al buio: cosa fare?

Ma soprattutto, cosa significa se il contatore scatta? Di solito questo succede quando il consumo degli elettrodomestici (forno, lavastoviglie, tv…) che stai usando contemporaneamente supera la potenza disponibile.

Generalmente le utenze domestiche hanno una potenza impegnata di 3 kWh, che può arrivare a 3,3 kWh. Quando questa soglia viene superata, il contatore scatta, cioè si interrompe il flusso di energia.

Cosa fare quando scatta il contatore?

Prima di sollevare di nuovo la leva, ti consigliamo di spegnere qualche elettrodomestico. Solo così sarà possibile riattivare il contatore e tutto tornerà a funzionare regolarmente.

Ma perché accade?

Non è importante solo sapere cosa fare quando scatta il contatore, ma anche capirne il motivo. Potrebbe esserci un guasto e quindi è bene contattare il distributore locale per assicurarsi del corretto funzionamento del contatore.

Oppure la motivazione potrebbe essere diversa: bisogna tener presente che i 3 kWh di potenza di un contatore standard ad uso domestico non permettono di accendere troppi elettrodomestici contemporaneamente o di tenerli in funzione per troppo tempo. È fondamentale, quindi, verificare i consumi dei vari tipi di elettrodomestici, ma anche conoscere la differenza tra consumo e assorbimento elettrico.

Consumi degli elettrodomestici e assorbimento elettrico: qual è la differenza?

Prima di tutto bisogna calcolare quanto consuma un elettrodomestico, e di conseguenza potremo conoscere il suo impatto sulla bolletta. È bene chiarire che quello che troviamo scritto sull’etichetta energetica è l’assorbimento dell’elettrodomestico, non il suo consumo. Facciamo un esempio: una TV, la cui etichetta energetica riporti la scritta 200 Watt, assorbe 200 Watt di energia in un dato momento del suo funzionamento. Per scoprire realmente quanto consuma, dobbiamo fare due calcoli: moltiplicare i 200 Watt per il tempo di utilizzo e poi moltiplicare il risultato ottenuto per il costo che il tuo fornitore di luce applica.

Come prevenire gli eccessivi consumi?

È utile prima di tuttosapere quali sono gli elettrodomestici che puoi accendere contemporaneamente. Di regola un contatore per utenze domestiche standard di 3 kWh non regge il carico di due elettrodomestici grandi, come ad esempio il condizionatore e il forno. Sarà bene allora scegliere di usare insieme uno medio o piccolo e uno grosso (ad esempio, asciugacapelli e lavatrice).

Naturalmente, se devi acquistare un nuovo elettrodomestico, preferisci classi energetiche elevate.

Se ti accorgi, però, che il tuo contatore scatta troppo spesso significa che la potenza non è abbastanza e non riesce a coprire il tuo fabbisogno abituale. In questo caso hai la possibilità di richiedere un aumento della potenza disponibile al tuo fornitore.