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Se all’improvviso ti arriva una comunicazione in cui ti dicono che per te inizia la fornitura del gas di ultima istanza (FUI) vuol dire che hai perso il tuo fornitore. Scopriamo insieme cosa puoi fare.

La prima domanda che ti porrai è: cos’è il FUI? 

Il FUI (Fornitura di Ultima Istanza) è un servizio istituito da ARERA, attraverso la Delibera n. 418/2014/R/Gas ed è nato per garantire continuità nella fornitura di gas naturale nel caso in cui, per motivi indipendenti dalla propria volontà, un cliente perda il proprio fornitore.

Una volta attivato questo servizio, comunque, potrai sottoscrivere un contratto di fornitura nel mercato libero in qualsiasi momento e cambiare fornitore, così da poter usufruire subito di tariffe più convenienti.

Sicuramente se sei capitato in una fornitura di ultima istanza, ti sarai posto anche altre domande, prime fra tutte: perché sono nel FUI e perché senza la mia volontà mi trovo con un fornitore diverso?

In sostanza, la Fornitura di Ultima Istanza (FUI) si applica quando:

  • Il tuo fornitore fallisce
  • Il tuo fornitore recede unilateralmente dal contratto

Sempre più di frequente, molti fornitori in difficoltà stanno riversando i propri clienti nel FUI.

Il FUI opera solo in un numero limitato di situazioni, specificatamente in quella categoria di fornitura che viene definita “disalimentabile”, ovvero impossibile da cessare.

Rientrano in questa tipologia di fornitura i clienti domestici che hanno consumi inferiori a un determinato volume annuo e tutti quegli enti che svolgono attività di assistenza e sostegno, come ospedali, scuole, case di cura, carceri e così via.

Non è semplice ottenere la Fornitura di Ultima Istanza e di sicuro non la otterranno mai i grandi clienti, cioè tutti quei consumatori pubblici e privati che hanno consumi annui molto elevati.

Va inoltre precisato che il FUI non si applica qualora ci sia interruzione del contratto per morosità, tranne nel caso in cui il cliente non sia disalimentabile.

Quindi, cosa succede In caso di morosità?

Si andrà a verificare se il cliente ha diritto alla continuità della fornitura; se la risposta è positiva, il servizio verrà attivato mediante il subentro del fornitore di ultima istanza (FUI) o del fornitore di default (FDD), un servizio temporaneo che può durare al massimo sei mesi o fino al momento in cui viene stipulato un nuovo contratto o si chieda la disattivazione dello stesso. Per uscire dal mercato di default sarà necessario risarcire i debiti pregressi

È bene sapere che il fornitore di ultima istanza, se il cliente non paga almeno una fattura o il deposito cauzionale (qualora richiesto), può procedere con la sospensione della fornitura.

Ma quanto costa il gas nel servizio di ultima istanza?

Il gas nel FUI ha il prezzo del servizio di maggior tutela per i primi 3 mesi per i clienti domestici e condomini.

Dal 4° mese, il costo viene maggiorato di un parametro β (parametro beta), che dipende dalle Regioni in cui si trova l’utenza.

Per i clienti non domestici, con usi diversi dalle abitazioni, viene applicato il 70% del parametro β per i primi 3 mesi, dopo questo tempo viene applicato il 100% del valore di β.

Fino al 30 settembre 2023 le società che gestiscono il servizio FUI, individuate mediante procedura pubblica, sono:

  • Enel Energia S.p.A.
  • Hera Comm S.p.A.