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MGP vuol dire “mercato del giorno prima”. Perché si chiama così? Perché permette a produttori, grossisti e clienti finali di vendere o acquistare energia elettrica per il giorno successivo.

Prima di tutto, però, è necessario fare una premessa.

Il mercato elettrico italiano si articola, su base temporale, in diverse sezioni e sottosezioni.

La prima suddivisione è tra:

  • “Mercato a pronti” (MPE);
  • “Mercato a termine” (MTE).

Il “Mercato a pronti”, poi, è suddiviso a sua volta tra:

  • “Mercato del Giorno Prima” (MGP);
  • “Mercato infragiornaliero” (MI);
  • “Mercato dei prodotti giornalieri” (MPEG);
  • “Mercato del Servizio di Dispacciamento” (MSD).

Il Mercato del Giorno Prima (MGP) è quello che ospita il numero maggiore di transazioni relative alla compravendita di energia elettrica.

Si chiama così perché le negoziazioni devono avvenire il giorno prima rispetto alla produzione fisica dell’energia.

Gli scambi riguardano, quindi, blocchi orari di energia per il giorno successivo. Gli operatori possono partecipare presentando la loro offerta, in cui deve essere indicata la quantità e il prezzo a cui sono disposti ad acquistare o vendere.

L’apertura della seduta del Mercato del Giorno Prima è fissata alle ore 8 del nono giorno antecedente il giorno di consegna.

La chiusura, invece, scatta alle ore 12 del giorno che precede quello di consegna.

La comunicazione degli esiti del MGP avviene entro le ore 12.55 del giorno precedente il giorno di consegna. Il Mercato del Giorno Prima è un mercato d’asta e non a contrattazione continua.

Il Mercato del Giorno Prima viene gestito dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), la società responsabile in Italia dell’organizzazione e della gestione del mercato elettrico, oltre che di assicurare la gestione economica di un’adeguata disponibilità delle riserve energetiche.