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Avere una casa al mare o in montagna è un toccasana per la nostra salute, ma non per le nostre “tasche”. Ma perché si paga così tanto di energia rispetto alla casa di residenza?

Siamo in piena estate, le temperature non accennano a diminuire e avere una seconda casa dove godersi il profumo del mare o l’aria fresca della montagna non ha prezzo…anzi sì, se parliamo di energia!

La seconda casa è un impegno da gestire nel migliore dei modi, bisogna prestare particolare attenzione ai costi delle utenze domestiche che risultano spesso più elevati perfino di quelli della prima casa. L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha previsto, infatti, tariffe differenti per quanto riguarda la seconda casa: in particolare a raggiungere costi spesso esorbitanti è la bolletta dell’energia elettrica, mentre la fornitura di gas non subisce grandi variazioni.

Questo succede perché la bolletta relativa alla fornitura del gas non varia in base al tipo di casa: a fare la differenza è, infatti, la nostra posizione geografica del nostro immobile. Che sia prima o seconda casa, le tariffe variano in base alla zona climatica in cui ci troviamo.

La bolletta luce, inveceè comunque alta nonostante i bassi consumi elettrici. Il motivo, quindi, non è da trovare nei consumi effettivi, ma nei costi fissi, che troviamo sotto la voce “oneri di sistema”, stabiliti da ARERA.

Cosa succede? Se per le utenze domestiche residenti (cioè le prime case in cui abbiamo la residenza anagrafica) si applica la quota energia, che viene calcolata in euro al kilowattora in base ai consumi effettivi del cliente, per le utenze domestiche non residenti è invece applicata anche una quota fissa.  Ciò significa che per le seconde case, oltre a pagare sulla base dei consumi si paga anche una quota fissa che arriva a circa 135 euro all’anno e che si pagherà sempre, sia che si consumi o meno elettricità. Ecco perché le bollette delle seconde case sono elevate sempre! 

La riforma del 2017, che ha cambiato la tipologia di tariffa applicata alle utenze non residenti, ha ridotto leggermente la disparità con i costi delle prime case. Ma la differenza è ancora notevole.

Quindi, al di là del consumo energetico effettivo, per la tua seconda casa pagherai di più rispetto alla tua casa principale:

  • In primo luogo, se la tua seconda casa non è abitata per la maggior parte dell’anno, il consumo energetico dovrebbe essere inferiore rispetto alla tua casa principale. Tuttavia, pagherai in proporzione di più per il costo fisso che ti viene applicato, indipendentemente dal consumo effettivo.
  • In secondo luogo, se la tua seconda casa si trova in un’altra zona geografica, il costo dell’energia potrebbe variare rispetto alla tua casa principale. Il costo dell’energia può essere influenzato da fattori come la posizione geografica, la disponibilità delle risorse energetiche e la presenza di concorrenti sul mercato.
  • Infine, il costo dell’energia per la tua seconda casa potrebbe dipendere dal tipo di contratto energetico che hai sottoscritto. Potrebbe esserci un’offerta che si adatta meglio alle esigenze di consumo per la tua seconda casa, come un contratto con una tariffa fissa o un’offerta con uno sconto speciale.

Come fare per risparmiare? Un modo c’è. Che tu usi la seconda casa solo al weekend con gli amici o la famiglia, oppure per le tue vacanze in alcuni periodi dell’anno, verifica le offerte del mercato e scegli una tariffa monoraria o bioraria/trioraria in base alle tue esigenze reali di consumo.