Per capire se l’operazione di cui hai bisogno è una voltura o un subentro è fondamentale conoscere lo stato del contatore, ossia se eroga corrente oppure no.
Quando traslochi in una nuova casa, la prima cosa da fare è regolarizzare la posizione delle proprie utenze di luce e gas. Le operazioni che permettono di cambiare l’intestatario di una fornitura sono la voltura e il subentro.
Ma in cosa si differenziano?
Si effettua la voltura quando contratto e contatore sono attivi e vuoi solo cambiare l’intestatario della bolletta.
In pratica non c’è alcuna discontinuità nell’erogazione della luce e, ad esempio, entri nella nuova casa immediatamente dopo la partenza dell’inquilino precedente. Non sei obbligato a cambiare fornitore, ma se vuoi puoi decidere di modificare le tariffe in qualunque momento.
Si effettua un subentro, invece, quando il contatore è stato staccato, generalmente dall’inquilino precedente ed è necessario riattivarlo.

In genere accade quando vai a vivere in una casa che è stata vuota per un certo periodo e sono stati chiusi i contratti di fornitura. In questo caso puoi scegliere il fornitore che meglio risponde alle tue esigenze di consumo.
Quanto tempo ci vuole per subentro e voltura?
Per una voltura ci vogliono in genere dai 4 ai 7 giorni lavorativi a partire dal momento in cui il fornitore riceve indietro i documenti che ti sono stati inviati.
Per quanto riguarda il subentro, i tempi sono abbastanza simili a quelli della voltura, anche se potrebbero subentrare problemi tecnici a rallentare l’operazione, come ad esempio la sostituzione del contatore.
Quanto costano?
Dipende dall’operatore che hai scelto. Normalmente i costi per subentro e voltura sono simili; nel mercato tutelato i costi possono arrivare intorno agli 80€, mentre nel mercato libero, sono leggermente più bassi.

Quali documenti servono per avviare una voltura o un subentro?
È necessario avere a portata di mano:
- Il tuo codice fiscale
- Il codice identificativo del contatore: codice POD per la corrente elettrica e codice PDR per il gas);
- La lettura del contatore
- Comunicare se sei residente o meno nella casa a cui fa riferimento il contratto di fornitura
- Modalità di pagamento richieste (bollettini postali o addebito su c/c)
In seguito, il fornitore ti invierà, generalmente con una mail, una serie di documenti, tra cui il contratto di fornitura e un modulo in cui indicherai a quale titolo ti trovi nell’immobile indicato. Alcuni di questi documenti andranno restituiti, compilati e firmati, insieme ad una copia del tuo documento di identità valido.
La restituzione avverrà, in base alle indicazioni del fornitore scelto, direttamente sul sito web oppure via e-mail, fax o posta.
Se invece vuoi cambiare fornitore, per la voltura basterà contattare direttamente il nuovo operatore che hai scelto. Dopo avergli comunicato tutti i dati necessari all’attivazione, quest’ultimo gestirà il processo di voltura, procedendo per conto tuo al cambio di intestatario e di fornitore.
Cosa conviene tra subentro o voltura?
Conviene la voltura quando il contatore è ancora attivo, mentre si sarà obbligati ad un subentro quando il contatore è stato disattivato dal precedente inquilino.