In Italia attualmente coesistono due diversi sistemi di gestione del mercato dell’energia: il mercato tutelato ed il mercato libero. Vediamone le differenze.
Quando parliamo di mercato tutelato, o servizio di maggior tutela dell’energia, ci riferiamo ad un sistema di distribuzione di luce e gas che viene controllato nei costi dallo stato, più precisamente dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti).
ARERA ha il compito di stabilire le condizioni contrattuali attraverso le quali i consumatori accedono a luce e gas e l’offerta è una sola.
Le tariffe sono soggette a revisione trimestrale e l’adeguamento del costo dell’energia è dettato da alcuni fattori come le oscillazioni del prezzo del petrolio, l’andamento sociale e politico degli scenari internazionali e così via.
Si parla quindi di tutela nei confronti del consumatore in quanto è un sistema regolato dallo stato che impedisce il verificarsi di prezzi fuori mercato e di impennate nei costi.
Destinatari di questo servizio sono i clienti domestici, le reti di illuminazione pubblica, ma anche tutte le imprese con un fatturato annuo che non superi i 10 milioni di euro e che abbiano meno di 50 dipendenti.
Il servizio di maggior tutela dell’energia è stato l’unico sistema con cui i cittadini italiani si sono potuti interfacciare fino alla fine degli anni ‘90.
A partire dagli anni 2000 è stato introdotto il mercato libero dell’energia, che però non è andato a sostituire, ma ad affiancare il mercato tutelato.
Il “mercato libero“, è una forma di mercato dove i clienti possono scegliere liberamente, tra le varie proposte offerte dai fornitori di energia, quella più in linea con le proprie abitudini ed esigenze di spesa.
I 3 principali vantaggi che riscontrerai se ti affidi al mercato libero sono:
- la possibilità di avere servizi extra (come buoni spesa e polizze assicurative)
- la libertà di scegliere l’operatore che più ti soddisfa
- la maggiore convenienza rispetto al prezzo Tutelato che cambia ogni tre mesi.
Mercato tutelato e Mercato Libero coesisteranno ancora per poco.
Come previsto infatti dal decreto legge milleproroghe, il 1 gennaio 2024 rappresenterà il termine ultimo per passare al mercato libero.
Cosa succederà allora? Il servizio di maggior tutela cesserà di esistere, lasciando il posto solamente al libero mercato.